Pitti Uomo 2021 si trasforma

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La fiera della moda maschile italiana quest’anno non scenderà nelle strade di Firenze.

Ma non se ne andrà neanche. La crisi che ha cambiato, sicuramente per sempre il panorama della moda, è cresciuta fino a diventare una “grande rivista digitale e una piattaforma di business”, ha spiegato in conferenza stampa virtuale Raffaello Napoleone, CEO di Pitti Uomo.

L’iniziativa digitale, ha aggiunto, avrebbe dovuto partire durante la fiera nel gennaio 2021, ma la situazione attuale ha portato i responsabili a ritenere necessario accelerarla.

Film di moda, le collezioni più attuali delle aziende e le interviste ai designer danno contenuti a questo portale che vuole essere un attore importante nella ripresa del settore.

È così che è stato lanciato Pitti Connect in anticipo sui tempi.

È la piattaforma interattiva che collega circa 400 espositori, aziende e importanti aziende di moda per presentare, da qui al 9 ottobre, le rispettive proposte per le fiere estive di Pitti Uomo, Bimbo e Filati.

La fiera si è rifugiata nel colore blu per aver saputo coniugare eleganza e informalità

Una fotografia del 1996 di Wolfgang Tillmans in cui predomina il blu è l’immagine di marca di questa rinnovata fiera che punta su quel tono come “un colore capace di unire stili, unendo eleganza, informalità e sperimentazione”, esprime Angelo Figus, direttore del progetto art.

Angelo Figus

“Il settore della moda in Italia soffre molto” “Pitti Connect sta già ricevendo i primi ordini … dobbiamo essere ottimisti”,

Napoleone, che nonostante tutto ha voluto leggere la situazione dal positivismo.

Napoleone spiega con orgoglio che il portale potrebbe recuperare le aziende che hanno visto diminuire le loro esportazioni.

Con elementi essenziali come Karl Lagerfeld, Brunello Cucinelli, Closed, Piquadro, Sebago, Altea o Caruso, e aggiunte memorabili come Dolce & Gabbana e questo formato digitale quasi obbligatorio (Lapo Cianchi, direttore della comunicazione e degli eventi speciali della fiera, ripete un e ancora che “non era possibile tenere fisicamente la fiera”) la fiera cercherà tutti i formati possibili per ottenere la massima integrazione possibile tra il modello faccia a faccia e il modello digitale per il prossimo gennaio.

Dolce & Gabbana porterà il suo peculiare tributo all’eleganza italiana senza tempo

Aggiunge anche “The Sustainable Style”, un movimento determinato a promuovere il cambiamento nel mondo della moda in cui sono coinvolte tredici aziende provenienti da Francia, Argentina, Italia o Regno Unito. L’obiettivo è promuovere “l’ecosostenibilità, l’etica della produzione e l’impegno sociale” senza perdere il rigore e l’estetica che la moda richiede.