Gucci scatena polemiche con un abito da uomo da 1.900 euro

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Il capo fa parte della collezione Autunno-Inverno 2020 e non è l’unico

La moda è uno dei più potenti mezzi di comunicazione non verbale, ed è allora che ogni azienda deve segnare la propria identità per trasmettere il messaggio desiderato attraverso le sue proposte.

Negli ultimi anni, la tendenza transgender ha acquisito sempre più importanza nel settore con proposte che, sebbene rendessero chiaro che era sempre più comune trovare capi simili per entrambi i sessi, condividevano tutti modelli abbastanza semplici.

L’abito ha un prezzo di 1.900 euro – © Gucci

Inoltre, i marchi di lusso non si erano ancora posizionati in una direzione o nell’altra fino a quando nel 2015 Alessandro Michele è arrivato alla direzione creativa di Gucci.

Un percorso che si è via via asfaltato fino a culminare con la sfilata della collezione Autunno-Inverno 2020, con la quale ha dato molto di cui parlare presentando diversi abiti da uomo con un design che a priori sembra una donna.

Con un prezzo di 1.900 e 1.300 euro, entrambi sono di ispirazione anni ’70 e, come si vede nel lookbook, sono pensati per essere abbinati ai pantaloni. Come spiegano nella descrizione, il modello arancione prende come riferimento “l’estetica grunge degli anni ’90 che rompe gli stereotipi obsoleti che cercano di plasmare l’identità di genere maschile”.

Questo è il design da 1.300 euro – © Gucci

Include un motivo babydoll con un colletto che ricorda le camicie dei bambini ed è rifinito con un arricciatura sul petto e un piccolo fiocco. Il secondo, con fiori Liberty in turchese e rosa, ha un taglio più fluido e, come l’altro modello, presenta la parte del petto più stretta e con ricamo.

Tuttavia, chiunque abbia seguito la carriera di Michele saprà che una delle sue premesse è sempre stata quella di eliminare le barriere che impediscono a tutti di vivere la moda come la sentono.

In effetti, non è la prima volta che vendono un oggetto per il pubblico maschile che all’inizio non dà quella sensazione. L’esempio più vicino si trova nella borsa Jackie del 1961, indossata dal cantante Harry Styles la scorsa estate.

Harry Styles con la borsa Jackie 1961 di Gucci – © Gucci

Comunque sia, non dobbiamo dimenticare che da quando il romano ha assunto la direzione creativa di Gucci, l’azienda ha aumentato le sue vendite di oltre il 30%. La chiave del tuo successo? La boccata d’aria fresca che ha dato al brand imponendo le proprie convinzioni senza curarsi di quello che dicono.