Siamo ardenti ammiratori dell’orologeria svizzera, in particolare dell’alta orologeria con il marchio “Swiss Made”; Siamo anche appassionati della creatività orologiera che è emersa in altre parti del mondo, indipendentemente dal fatto che si tratti di modelli digitali o analogici, o che i suoi meccanismi siano al quarzo prodotti in serie o automatici assemblati manualmente.
Ecco perché questa volta abbiamo voluto compilare una serie di orologi che hanno catturato la nostra attenzione per la loro estetica, o per l’interessanza della loro proposta concettuale, senza fare distinzione di origine o pedigree (sebbene non abbiamo resistito a guardare la Svizzera in il processo).
REC 901-03

Questa curiosa azienda danese si è specializzata nella creazione di orologi che incorporano parti di automobili classiche e che sono anche progettati per emulare elementi visivi chiave di questi nell’estetica dell’orologio.
Un perfetto esempio di questa filosofia è il 901-03, che, come suggerisce il nome, si basa – e qualcos’altro – sull’iconica Porsche 901.

In particolare, il quadrante è realizzato con ritagli di metallo riciclato dei vecchi anni ’90 e tutta stesso è progettato pensando all’auto: i suoi quadranti e quadranti sono ispirati alla strumentazione del veicolo, l’indicatore della riserva di carica ricorda l’indicatore di olio / benzina ei secondi sul quadrante esterno sono scritti nel famoso carattere Porsche.

Inoltre, come tutti i modelli dell’azienda, ogni orologio è dotato di una targhetta su cui è inciso il numero identificativo del veicolo da cui è stato riciclato il metallo.
JACOB & CO, OPERA.

Dotata di un’estetica davvero speciale, questa edizione limitata combina due iconici savoir-faire della tradizione svizzera: un carillon e un movimento da orologio da polso.
Ovviamente si tratta di un prodigio dell’ingegneria orologiera, per la quale l’azienda ha montato due cilindri e fogli di carillon sul calibro manuale JCFM02 appositamente sviluppato per l’occasione.

Il set è completato da un tourbillon triassiale e una miniatura di una coppia che ruota quando viene suonata la melodia composta da 120 note e della durata di 20 secondi.
Una vera opera d’arte.
SEQUENT

Non potevamo smettere di includere uno smartwatch nella nostra selezione, e il motivo per cui abbiamo scelto Sequent è perché unisce un design classico con un’interessante proposta tecnologica.
Per cominciare, utilizza un quadrante tradizionale, quindi la parte “intelligente” va all’interno e deve connettersi alla sua app per smartphone per sfruttare il suo potenziale.

Il Sequent ha GPS, un sensore di frequenza cardiaca, connettività Bluetooth 4.0 e un accelerometro; conta anche i passi, ha un indicatore di notifica, “biofeedback” ed è resistente all’acqua fino a 50 metri.
Ma senza dubbio la cosa più interessante è la sua assenza di batteria, optando per il ricorso all’energia cinetica generata dall’utente, proprio come fanno i tradizionali meccanismi automatici.

In questo modo l’orologio non necessita di essere ricaricato e non c’è bisogno di preoccuparsi di cambiare la batteria, creando di fatto una nuova applicazione per un principio tecnologico ampiamente utilizzato nell’universo dell’orologeria.
TOKYOFLASH, VERSIONE Q

L’azienda giapponese, specializzata in orologi a LED e LCD con letture delle ore eccentriche, ha una serie di modelli originali, ma la versione Q prende la torta.
Completamente alieno, e con reminiscenze organiche nel suo aspetto, è realizzato in acciaio inossidabile, e indica l’ora tramite un sistema di luci LED che l’azienda ha battezzato come 12-5-9, e che si compone di 5 righe in cui le prime due indicano le ore da 1 a 12, la terza, i minuti da 1 a 50, e le due successive, i minuti da 1 a 9.

Consigliato a chi cerca un orologio che suscita veramente la curiosità altrui e che ogni volta comporti anche un piccolo sforzo mentale vuoi controllare l’ora.
