Il Musée Atelier Audemars Piguet, la spirale che dà vita a quasi due secoli di storia

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Un viaggio, un futuro hotel e un viaggio nel passato, presente e futuro dell’esclusiva maison orologiera

Il Museo Atelier Audemars Piguet immerge i visitatori nel passato, presente e futuro dell’universo culturale della manifattura svizzera. Uno spazio abitativo che combina architettura contemporanea, scenografia pionieristica e savoir-faire tradizionale, incarnando lo spirito libero e la devozione della Manifattura per perpetuare l’alta orologeria oltre la Valle de Joux.

Audemars Piguet apre le porte dell’Atelier Museum di Le Brassus. Progettato da BIG (Bjarke Ingels Group), il nuovo museo unifica il laboratorio originario, costruito dai fondatori di Audemars Piguet nel 1875, con una nuova struttura in vetro, composta da due spirali che si integrano perfettamente nel paesaggio.

L’Atelier Museum presenta una struttura in vetro, composta da due spirali perfettamente integrate nel paesaggio – © Iwan Baan

La collezione del museo, composta da più di 300 orologi, viene esposta insieme a due laboratori di produzione, dando vita a un museo vivente, uno spazio in cui immergersi interattivamente nell’esperienza dell’orologeria.

Le Brassus si trova a nord di Ginevra, nel massiccio del Giura, dove una valle si apre ad un lago, la cui superficie funge da pista di pattinaggio in inverno, tre piccole stazioni sciistiche, pendii ricoperti di abeti e villaggi con case di stile alpino. Questa è la casa di Audemars Piguet dal 1875.

Lì, nella Vallée de Joux – riconosciuta come una delle culle degli orologi complicati svizzeri – i suoi fondatori hanno riunito tutte le competenze necessarie per creare e commercializzare i propri orologi sotto lo stesso tetto.

Jasmine Audemars, presidente del consiglio di amministrazione di Audemars Piguet – © D.R.

L’attività orologiera della valle è così importante che, oggi, 7.500 persone si dedicano a questo settore in un’enclave la cui popolazione è di 6.600 abitanti.

Gli uomini e le donne che partecipano a questa arte nobile, complessa e longeva viaggiano ogni giorno dalla Francia, il cui confine è a pochi chilometri di distanza.

È importante sapere che Audemars Piguet, oltre ad essere la più antica manifattura di Alta Orologeria ancora nelle mani delle famiglie fondatrici, è il marchio di orologi più legato all’arte, fermamente impegnato da anni nella promozione e nel mecenatismo. di arte e artigianato contemporanei, valori sempre presenti sin dalla sua fondazione.

Veduta aerea del nuovo Museo Atelier – © Iwan Baan

È quindi naturale che nel 2014 abbia organizzato un concorso di architettura per espandere le sue strutture storiche, con il vincitore dello studio di architettura danese BIG (Bjarke Ingels Group), che ha progettato un padiglione in vetro a forma di spirale contemporanea per completare il vecchio edificio dell’azienda, dove Jules Louis Audemars e Edward Auguste Piguet fondarono il loro laboratorio nel 1875.

Ovvero, la materializzazione che “illustra l’anima della Manifattura”, nelle parole di Jasmine Audemars, Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Una spirale che nelle abbondanti giornate di neve poteva passare davanti agli occhi del visitatore inosservato da una grande torta alla crema in procinto di entrare nel Guinness dei primati, il disegno di un gruppo di bambini dotati, una costruzione sacra millenaria o un crop circle (quei disegni circolari nei campi che sostengono l’attributo paranormale agli alieni).

Il padiglione a forma di spirale è stato progettato da BIG e realizzato dallo studio svizzero di architettura CCHE – © Iwan Baan

Metafore a parte, questa combinazione architettonica, con un’area espositiva di 900 metri quadrati e 108 vetrate strutturali, simboleggia la fusione tra tradizione e visione del futuro nel cuore dell’artigianato di Audemars Piguet, pur onorandone le origini. radicato nella Vallée de Joux.

Il padiglione a forma di spirale di alto concetto progettato da BIG e realizzato dallo studio svizzero di architettura CCHE, che si eleva senza soluzione di continuità da terra, offre una cornice immacolata ai capolavori di tecnologia e design che hanno preso forma, anno dopo anno, in questa remota valle del Giura svizzero.

Anche i panorami sono spettacolari – © Iwan Baan

Con un design che combina tradizione e innovazione, l’Atelier Audemars Piguet Museum offre ai visitatori un’opportunità unica di approfondire la storia dell’orologeria nella Vallée de Joux ed esplorare come sono stati gli orologi del marchio, prodotti a Le Brassus modellando in tutto il mondo.

Che il museo che ospita una delle collezioni di orologi più preziose al mondo sia stato eretto in questa valle non è causalità. La spirale fiancheggia il laboratorio originale in cui ha avuto inizio la storia di Audemars Piguet, nel 1875, dove, dal 1992 al 2019, è stata ospitata anche una versione precedente del museo.

Gli elementi sono disposti in modo magistrale – © Iwan Baan

Oggi, il Museo Atelier Audemars Piguet offre una prospettiva unica della Valle de Joux e della storia dell’orologeria: un ambizioso progetto architettonico e museale realizzato grazie alla creatività e alla collaborazione di un gran numero di esperti di tutti i campi che include architetti, ingegneri e artigiani locali, nonché numerosi dipartimenti all’interno di Audemars Piguet.

L’azienda è inoltre immersa nella costruzione del nuovo Hôtel des Horlogers a Le Brassus, che aprirà i battenti nell’estate del 2021: uno spazio sostenibile e contemporaneo, commissionato anche dallo studio BIG e dallo studio di architettura locale CCHE.

Tutte le persone coinvolte hanno spinto i limiti del loro mestiere per raggiungere nuove vette. Questo è solo l’inizio di una storia in corso, poiché ci vuole tempo per creare un’eredità.

Il museo riunisce sia la mostra che il laboratorio – © Iwan Baan