L’artista italo-albanese sarà l’ospite d’onore il 15 novembre al Padiglione Venezia nel corso degli incontri con gli artisti della Biennale Architettura

L’artista internazionale Helidon Xhixha sarà l’ospite d’onore il prossimo 15 novembre alle ore 16.30, presso il Padiglione Venezia nel corso degli incontri con gli artisti della Biennale Architettura. Noto in tutto il mondo per le sue sculture in acciaio inox è tornato a Venezia con l’esposizione
“Luce, la Rinascita di Venezia”

Sei installazioni posizionate presso le Tese dell’Arsenale a Venezia, inserite come evento collaterale della Biennale.
Un progetto a cura di Klodian Dedja promosso da IMAGO Art Gallery di Lugano, con il patrocinio del Comune di Venezia, la collaborazione di Vela Spa e con il coordinamento organizzativo di Sinergia Srl.
La mostra sarà aperta con INGRESSO LIBERO dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 e sabato e domenica (festivi compresi) dalle 10.00 alle 17.00 fino al 13 dicembre 2020.

Ho sempre cercato di plasmare le mie opere attraverso la luce. Ho scelto Venezia perché le mie creazioni riescono a riflettere la grande bellezza di questa città. Sono realizzate in acciaio, e nei tempi bui in cui abbiamo bisogno della luce in questo periodo di incertezza, l’arte ha sempre avuto un ruolo importante. Io vorrei raccontare, attraverso la luce riflessa nelle mie opere, la rinascita di Venezia.
Helidon Xhixha

Helidon è uno degli artisti contemporanei che trasforma la forma – ha commentato il curatore Dedja. – E’ quasi un gesto divino. Un’architettura spirituale, un’architettura che crea e discrea.
Questa deformazione ci ricorda che niente è stabile. Le opere ripropongono un mondo futurista. Un’opera galleggiante a Venezia, come Iceberg, è qualcosa di eccezionale. Come suo curatore farò di tutto perché queste opere vadano in giro per il mondo.

Nasce a Durazzo in Albania nel 1970, in una famiglia di artisti. Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Tirana si trasferisce in Italia per continuare gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Brera (MI), dove si laurea nel 1999. L’anno precedente, grazie ad una borsa di studio, frequenta la Kingston University di Londra, dove affina le sue tecniche di incisione, scultura e fotografia e sperimenta l’utilizzo di nuovi materiali tra cui l’acciaio inossidabile, che diventerà poi il materiale privilegiato intorno al quale ruoterà la sua ricerca artistica.
Tra le mostre e i progetti più importanti, la sua partecipazione nel 2015 alla 56^ Biennale di Venezia con “Iceberg”: una scultura galleggiante in acciaio inox che ondeggia sulle acque del Canal Grande per parlare del tema del riscaldamento globale, catalizzando l’attenzione del pubblico e della stampa internazionale.

Nell’ottobre dello stesso anno, il progetto “Everlasting” all’aeroporto di Milano Malpensa, una risposta contemporanea all’ultima cena di Leonardo da Vinci.
Nel 2016, la mostra personale intitolata “Shining Rock” a Pietrasanta (LU) e la partecipazione alla prima edizione della Biennale del Design a Londra, dove l’artista è premiato con la “Public Medal” per la migliore installazione.
Nel 2017 “In Ordine Sparso”, una mostra monumentale realizzata all’interno dei Giardini di Boboli e Galleria degli Uffizi di Firenze su invito del Direttore Eike Schmidt, e il progetto espositivo “VolareArte” presso l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa.

Nel 2019 due grandi mostre a cielo aperto: a Lugano “Riflessi di Luce” a cura di Eike Schmidt, un percorso di 20 scultore monumentali diffuse tra lungolago e centro città di Lugano, e “Steel&Stone. The energy of Matter”, a cura di Beatrice Audrito, un dialogo tra marmo e acciaio sul lungomare di Forte dei Marmi.
A luglio dello stesso anno, il progetto “The Twin Bottles. Message in the bottle”, presentato a Venezia, in Canal Grande, difronte a Cà Vendramin Calergi, dove galleggiavano due grandi bottiglie d’acciaio per lanciare un messaggio di denuncia contro l’inquinamento dei mari a causa della plastica.