Queste città mescolano il fascino di questa bevanda con un patrimonio straordinario ed affascinante.
Sasbachwalden (Foresta Nera, Germania)

Poche città in Europa sono più vertiginose di questa bellissima città turistica situata nel nord della Foresta Nera. No, non è che sia sull’orlo di un baratro, è che nel suo territorio sono presenti vette come l’Honisgrinde con 1.164 metri di altitudine e avvallamenti che si affacciano sul Reno a poco più di 200 metri sul livello del mare.
Ma la cosa più notevole di questa rarità è che, appena si scende dai crinali della catena montuosa, le rigogliose pinete si trasformano in vigneti, regalando allo sguardo un paesaggio rigoglioso di piccoli versamenti che si sovrappongono alle pendici.
A tutto questo va aggiunta una cooperativa, Alde Gott, in cui sono presenti fino a 300 produttori dove vengono proposte visite guidate molto divertenti e, inoltre, un’esperienza, Sleep in a Wine Barrel, in cui si può dormire all’interno di un grande botte in mezzo alle vigne.
Barolo (Italia)

Le Langhe e le colline piemontesi che Cesare Pavese amava tanto sono probabilmente uno dei paesaggi vinicoli più sottovalutati del vecchio continente. Ed è un vero peccato, perché i vigneti di uva Nebbiolo sono estremamente belli e ipnotici.
Il fatto che sia una varietà che necessita di molto sole fa sì che venga coltivata su grossi graticci che possono superare il metro di altezza, il che rende i versamenti più frondosi ed esuberanti.
Per scoprirli, niente come andare al cuore del tuo D.O. il più famoso, Barolo, e contemplare come si erge questo borgo medievale, con il suo castello e le sue case color pastello, tra questo mare di viti. E come culmine dell’esperienza, una degustazione di formaggi e salumi presso l’enoteca La Vite Turchese.
Saint-Émilion (Francia)

Qualcuno può dubitare che questa città vicino a Bordeaux sia una delle mete dell’enoturismo per eccellenza nel mondo? La fama del suo Grand Cru lo precede, ma al suo arrivo il corpo chiede qualcosa in più che godersi le esperienze offerte da alcune grandi cantine come Château Cheval Blanc o Château La Dominique.
Per questo motivo, è quasi essenziale entrare di nascosto nella sua chiesa monolitica, passeggiare nel chiostro di Les Cordeliers o ammirare il Palazzo Cardinale. Tutto questo senza dimenticare la vigna e i sentieri che permettono di aggirare questa cittadina Patrimonio dell’Umanità da dove i panorami sono incantevoli.
Lutry (Svizzera)

No, Lavaux non è travolgente. Per quanto i vigneti a terrazza che si annidano sulla sponda settentrionale del Lago di Ginevra sembrano un paesaggio infinito, ci sono modi e mezzi per goderseli.
Uno di questi è sbarcare su una qualsiasi delle navi di linea presso l’affascinante Cully Pier, fare una passeggiata in questa città di case allegre e finire per salire sul Lavaux Express, un treno elettrico per adulti.
Cioè per chi non rimane con l’aneddoto di salire su un mezzo pittoresco e sa godersi il saliscendi lungo le strade d’epoca che circondano questo paese. Tutto questo con tappe diverse da dove la cartolina campanile-vigna-lago diventa indimenticabile.
Tokaj (Ungheria)

Anche se sembra avventato, a Tokaj devi viaggiare quando il bollettino meteorologico lo sconsiglia. O meglio, quando la nebbia si posa sui suoi vigneti e inizia la magia.
Il cosiddetto vino dei re (come lo definì Luigi XIV dalla sua sfarzosa Versailles) deve tutto alla botrytis che marcisce nobilmente le sue uve e dona loro una dolcezza unica, unica per eleganza e struttura.
Tutto questo viene scoperto da quei vigneti che costeggiano la Bodrog Valley e che oggi sono coltivati dalle migliori case vinicole del mondo. Ma qualsiasi visita a Tokaj sarebbe incompleta senza scendere nelle sue gallerie sotterranee dove addomesticano questo complesso fenomeno attraverso tocchi di legno e un’umidità più controllata.
Castellina in Chianti (Italia)

La Valle del Chianti è innegabilmente bella. Non c’è dubbio. La sua combinazione di cipressi, vigneti e tramonti toscani gli conferiscono un magnetismo a cui si arrendono i viaggiatori di tutto il mondo.
Certo, molti di loro soggiornano e visitano in paesi più rinomati di questo, anche se questo è uno dei luoghi in cui si è iniziato a produrre l’omonimo vino, i cui ceppi sono cresciuti nelle sue iconiche colline.
La prosperità di questo vino ha fatto sì che Castellina sia rimasta pressoché incorrotta nel tempo, offrendo oggi un perfetto esempio di città medievale italiana. Per questo, tra cantina e cantina, vale la pena salire al suo castello rupestre e visitare la chiesa di San Salvatore.