Parker Wine Guide: cos’è e perché è così prestigioso?

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The Wine Advocate, o Parker Guide, ha il potere di inviare qualsiasi vino in paradiso o all’inferno di fronte ad esso. Vi diciamo perché è così influente.

Sicuramente più di una volta avete visto che, accanto a un vino, è apparsa una cifra a due cifre che indicava quanti punti Parker erano stati raggiunti. Se fossero più di 96, il numero apparirebbe molto grande e quasi in lettere d’oro. Di recente ti abbiamo insegnato come degustare il vino a casa come un professionista e ora spiegheremo cosa significa quel punteggio. Quindi non rimarrai con una faccia stupida quando qualcuno che sa parla dell’argomento.

Questo dato indica il punteggio che un determinato vino ha ottenuto in “The Wine Advocate”, una pubblicazione americana di enologia considerata una delle più prestigiose al mondo. Viene pubblicato ogni due mesi e il suo fondatore è Robert Parker, da cui il nome Parker Guide (e Parkerpoints).

Nato a Baltimora nel 1947, Robert Parker inizia la sua carriera di avvocato, ma nel 1984 lascia tutto per dedicarsi interamente alla degustazione di vini. Già nel 1975 iniziò a redigere una guida indipendente, che nel 1979 divenne “The Wine Advocate”. Nel corso del tempo, il prestigio di Parker e della guida è cresciuto fino alla stratosfera. Oggi, “The Wine Advocate” ha più di 50.000abbonati.

Parker è considerato il critico più influente al mondo, in modo tale che se un vino ha un punteggio alto in base alla sua classifica, ha subito un impatto. Voglio dire, è come se l’azienda vinicola avesse vinto alla lotteria. È così prestigioso che ci sono persino produttori di vino che creano vini appositamente progettati per ottenere un punteggio elevato nella Guida Parker.

Il punteggio creato da Robert Parker varia da 50 a 100. Un vino con un punteggio compreso tra 50e 59 è inaccettabile. Tra 60 e 69, sconsigliato. Da 70 a 79, accettabile. Da 80 a 89, molto buono. Da90 a 95, molto buono. E da 96 a 100, ottimo. Partono tutti con 50 punti e, da lì, si aggiungono punti a seconda del colore e dell’aspetto, dell’aroma e del profumo, del sapore e del retro gusto, e, infine, la valutazione del tutto e la possibile evoluzione che avrà in futuro.