Agrumi gourmet, il lusso agrodolce che non conosci

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Dallo yuzu alla mano del Buddha passando per il finger lime. Così sono le varietà di agrumi più rare ed esclusive.

Gli agrumi sono uno dei tesori gastronomici che provengono dall’Asia per cui siamo più grati. Sono profumati, rinfrescanti, purificanti e ricchi di sostanze nutritive. Ma, soprattutto, sono molto vari e danno molto gioco, sia in cucina che, ad esempio, nella cosmetica.

Cedro, il primo sapore agrodolce

È con tutta probabilità il primo agrume arrivato dall’Asia, precisamente dalle pendici dell’Himalaya. Dapprima attraccò in Medio Oriente e infine, intorno al 300 a.C., nel Mediterraneo. Da questo frutto deriva il nome dell’intero genere Citrus e di un terzo delle varietà esistenti. La sua polpa è scarsa e poco succosa, essendo la sua buccia che sprigiona un profumo intenso il suo bene più prezioso. Il cedro è di fondamentale importanza nei rituali della religione ebraica e lo troviamo anche in alcune cerimonie religiose in Asia.

In cucina è praticamente un tuttofare: può essere utilizzato in salamoia, canditi, in pietanze dolci e salate, succhi e anche bevande effervescenti e toniche. La casa italiana Tassoni è famosa per la sua Cedrata, una bevanda a base di cedro, e più recentemente ha lanciato un tonico con un aroma naturale di cedro. Una delicata bolla premium che scambia il chinino con il profumo naturale di un cespuglio chiamato quassia.

Mano di Buddha, uno degli agrumi più esclusivi

È una varietà di cedro dalla caratteristica forma a mani chiuse, come se fossero unite nell’atto di pregare. Da qui il riferimento a Buddha.

Viene utilizzato principalmente per la sua buccia, priva quasi completamente di polpa, succo e semi. È originario della Cina ed è usato nella loro medicina tradizionale. Non sorprende: è ricco di vitamina C e vanta un elevato potere antiossidante.

Il suo prezzo può arrivare fino a 30 euro al chilo!

Bergamotto, “l ‘oro verde”

Il bergamotto è l’ingrediente segreto della famosa miscela di tè Earl Grey e anche uno dei componenti della “colonia” originale, inventata in Germania nel XVII secolo. In effetti, l’essenza che si estrae dalla sua bellissima pelle verde smeraldo è ancora un elemento essenziale quando si crea una fragranza.

Il bergamotto è uno degli agrumi più esclusivi: la quasi totalità della produzione mondiale di questo frutto è concentrata in un lembo di terra della Calabria, regione dell’Italia meridionale. Un tesoro in “edizione limitata”, la cui origine è anche avvolta nel mistero, poiché secondo alcuni verrebbe dalla Cina, secondo altri dalla città canaria di Berga. È anche un alleato contro il colesterolo e si prende cura della buona salute del cuore. Naturalmente, essendo molto acido, non può essere consumato fresco. Ottimo in succhi, marmellate e conserve.

Yuzu, l’agrume trendy

È l’agrume esotico di moda. Amaro, di colore arancione e ricco di semi, lo yuzu è probabilmente un ibrido del mandarino cinese, ma “adottato” dal Giappone circa mille anni fa. La buccia di yuzu viene utilizzata in cucina per il suo aroma complesso, agrumi, ovviamente, ma anche chiodi di garofano e origano.

Fingerlime, il caviale agli agrumi

Il finger lime o finger lime deve il suo nome alla sua particolare forma allungata, che ricorda le dita di una mano. È un parente degli agrumi originari dell’Australia e deve la sua fortuna alla sua polpa, composta da centinaia di piccole sfere di diversi colori e aromi. Un caviale agli agrumi che esplode in bocca con tutta la sua freschezza e il cui prezzo può raggiungere i 40 euro per un vassoio da 250 gr.

Arancia rossa, rossa come il sangue

Non è chiaro se siano originarie della Cina o del Mediterraneo, dove vengono coltivate da quattro secoli. Le arance rosse sono una varietà di arancia molto particolare. La sua eccezionalità è dovuta al suo colore, un rosso intenso quasi bruno, e al suo sapore, che ricorda il lampone ed è piacevolmente amarognolo.

Pigmenti, conseguenza diretta del clima mediterraneo, e composti fenolici conferiscono alle arance rosse un potere antiossidante superiore a quello delle altre arance. Un’autentica salumeria naturale.

Il fascino discreto del Chinotto di Savona

L’arancio moresco è un piccolo arbusto che in autunno si carica di una straordinaria quantità di fiori e agrumi altamente aromatici. In Italia, dove è conosciuto come Chinotto, è un frutto molto pregiato che deve parte della sua fama ad una bevanda dissetante che porta lo stesso nome.

Uno dei marchi premium è Lurisia, che produce un Chinotto agli agrumi del Savona, in Liguria, dove arrivarono dalla Cina circa 600 anni fa. Una varietà rara, tutelata da Slow Food e coccolata da botanici e vivai locali. La particolarità del Chinotto è la sua amarezza, qualcosa che impedisce di mangiarlo crudo. Meglio bere con le bollicine o lasciar sprigionare tutto il suo aroma nel liquore alla ciliegia come si faceva in molti caffè italiani e francesi. È anche un ottimo digestivo.