10 Cose che non sai sul sushi!

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Vi sveliamo le curiosità che si celano dietro questa tradizionale prelibatezza giapponese.

Il sushi è stato installato in gastronomia da anni fa è diventato un piatto di moda nei principali ristoranti. C’è una vasta gamma all’interno del nome generico di Sushi, quella combinazione di riso e pesce, frutti di mare o verdure, servita a piccoli bocconi. Importante quanto l’abbinamento in cui il salmone indubbiamente prende la torta, un’altra caratteristica fondamentale di questo piatto è il suo riso condito con aceto e sarà il modo in cui verrà farcita quella che verrà chiamata una varietà e l’altra, trovando così: makis, uramakis, temakis o nigiris, tra gli altri.

È nato in Cina e non in Giappone

Il sushi è apparso in Cina intorno al IV secolo a.C. come mezzo per conservare il pesce sotto sale. Era una miscela di riso e pesce in una specie di marinata con aceto di riso e sake che veniva lasciata fermentare. Il riso ha favorito questa fermentazione, ma poi non è stato mangiato.

Il salmone “Nama”

Il salmone noto come “Nama” è l’unico usato per fare il sushi in Giappone. Nama significa non toccato dall’uomo ed è il modo in cui i giapponesi si riferiscono al salmone norvegese. Questa mancanza di manipolazione e garanzia di igiene è uno dei motivi per cui è così apprezzato per la preparazione del sushi, insieme alla sua alta qualità.

Sushi di salmone, il grande favorito

I ristoranti in cui il sushi viene servito tramite un nastro trasportatore sono comuni in Giappone, qui i commensali scelgono direttamente a mano quei piatti che vogliono consumare da un nastro in continuo movimento che raggiunge tutti i tavoli dalla cucina, trionfa il sushi al salmone.

Un’invenzione norvegese

Negli anni ’70 una delegazione norvegese, con l’obiettivo di espandere il mercato, cercava nuovi paesi da esportare. Nel 1985 è nato il “Japan Project” per introdurre più prodotti nel paese giapponese e nel 1995 è iniziata in Giappone la commercializzazione del salmone norvegese proveniente dall’acquacoltura.

Nigiri e maki, i più popolari

Il sushi ha molteplici varianti e c’è molto da scegliere, ma i più consumati tra i giapponesi sono il nigiri sushi e il maki sushi.

Il Wasabi

grated fresh wasabii by shark skin grater

Contrariamente a quanto si può credere, la carta wasabi non serve solo ad esaltare il sapore del sushi, ma alle sue origini aveva fondamentalmente un ruolo antisettico nella conservazione del pesce crudo.

Riso, importante quanto il pesce

Quando si prepara il sushi a casa, questo è un punto da tenere in considerazione, poiché un cattivo riso, una cattiva miscela o una cattiva cottura possono rovinare il sushi. Essendo impastato con l’aceto, il riso ha una doppia funzione: esalta il sapore e preserva il pesce.

L’importanza dei coltelli

I coltelli sono l’oggetto più apprezzato da un maestro di sushi, che porta sempre con sé i propri e li cura con cura. Gestirli abilmente richiede molto lavoro e tempo di apprendimento. Il segreto del taglio del pesce è che sono coltelli con un solo filo, sempre perfettamente affilati.

Apprendimento lungo e molta tecnica

Il modo di preparare il sushi, l’importanza del riso e dei coltelli, le misure igieniche da adottare quando si lavora con il pesce crudo. Dietro un buon sushi c’è un lungo e paziente processo di apprendimento con un buon insegnante e molta tecnica. Ci vogliono dieci anni per diventare un bravo chef di sushi.

L’importanza dell’esperienza

Nonostante la sua apparente semplicità, preparare correttamente il sashimi è la cosa più facile e più difficile allo stesso tempo. Per questo in Giappone gli chef che preparano il susi devono avere almeno due anni di esperienza prima di poter fare il sashimi.