Benvenuto nella casa più intelligente del mondo!

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Nel mezzo di una foresta, a mezz’ora di macchina da Seattle, sorge una casa infestata. Parla con i suoi abitanti e soddisfa tutti i loro desideri semplicemente ascoltandoli.

Questa casa parla ai suoi abitanti, conosce i loro costumi e sa come accontentarli. Un vero maggiordomo, discreto ed efficiente, a cui non occorre dare alcuna indicazione. Sa cosa fare. Questa casa preannuncia un futuro molto vicino e inquietante che non ha nulla a che fare con il tuo frigorifero connesso a Internet.

Si tratta di Ian Mercer. La casa lo ha avvisato tempo fa dell’arrivo dei suoi ospiti. La casa veglia su tutto ciò che si muove intorno ad essa. Sono presenti sensori in porte e finestre, sotto il pallet e nella strada di accesso.

Mercer vive qui con sua moglie, due figli, tre cani e sei cavalli. A prima vista nulla tradisce che all’interno delle mura di questa tipica casa dell’alta borghesia nordamericana passano innumerevoli cavi che convergono nel seminterrato. Là il cervello di questa casa intelligente ronza: il computer che controlla il riscaldamento, la ventilazione e le luci. Altri cavi conducono agli altoparlanti, situati in tutte le stanze e attraverso i quali la casa comunica con i suoi abitanti. Ma ora regna il silenzio. “La casa sa non spaventare gli ospiti senza motivo”, dice Mercer, come se tanta premura da parte di una casa fosse la norma.

Quest’uomo ha lavorato per automatizzare la sua casa per un decennio. È il pioniere di una rivoluzione domestica già iniziata: i nostri elettrodomestici, insomma, ti apriranno gli occhi su una vita smart.

https://youtu.be/U2uOUUWp26w

Per molti tecno-dipendenti, il miracolo sarà possibile grazie ai chip collegati a Internet con cui avranno tutti i dispositivi. È il cosiddetto “Internet delle cose”. Ma Mercer non si aspetta molto da questa nuova febbre. “Molti di questi dispositivi o non sono necessari”, dice, “o finiscono per darti sui nervi”. Preferisce indirizzare i suoi sforzi verso qualcosa di più pratico: garantire che questa specie di genio domestico abbia una reale utilità e non serva solo ad avere un impatto sugli ospiti.

Mercer ha i soldi, la pazienza e la conoscenza per fare proprio questo. La sua azienda, Nextbase, ha rilasciato un programma di navigazione per PC di successo alla fine degli anni ’80. Poi è passato a Microsoft e sotto la sua direzione sono nati programmi come il software di editing video Movie Maker. Ma non ci è voluto molto perché il sogno della smarthome diventasse la sua vera passione. Crede che quello che sta costruendo sia il prototipo della casa del futuro.