Certo, comporterebbe il lavoro di un’intelligenza artificiale la cui costruzione è (quasi) inimmaginabile.
La sfera di Dyson potrebbe “resuscitare” la versione digitale di un essere umano se conoscesse la sua vita in dettaglio. Il problema è che, per ora, è impossibile costruirlo. Pensala in questo modo, spiega Popular Mechanics: In un lontano futuro, molto tempo dopo la morte, potresti tornare in vita. Come tutti. Ma l’eventuale resurrezione sarebbe la parte più facile: più complesso, invece, sarebbe il viaggio da compiere per ottenerla.
Come funzionerà? C’è un gruppo di transumanisti e futuristi russi che la vede in questo modo: una megastruttura nota come sfera di Dyson potrebbe essere sfruttata per alimentare un’intelligenza artificiale di complessità inimmaginabile al momento ma capace di raccogliere la più grande quantità di memoria digitale disponibile da tutte. informazioni del defunto per ricostruire l’esatta copia digitale.
Una volta completata l’operazione, quell’identità digitale potrà, un po ‘come a San Junipero, il famoso episodio della serie televisiva Black Mirror, riprendere la sua vita (o iniziarne una nuova, non è chiaro) in una sorta di realtà simulata. E anche quando l’apparente evoluzione sarà giunta al termine in quel caso, verranno trasferiti in una sorta di paradiso simulato.