La Silicon Valley è piena di laboratori che studiano come renderci immortali.
Una nuova industria sta crescendo nella Silicon Valley, un mercato in cui i miliardari di tutto il mondo stanno riversando soldi per essere i primi a trovare un risultato incredibile nelle loro mani: l’immortalità.
Oggi, in California, il “prolungamento della vita” e la “sconfitta della vecchiaia” sono le questioni principali. Il centro mondiale dell’innovazione e della tecnologia è costellato di laboratori e scienziati (o meglio: persone che si definiscono scienziati) che conducono ricerche avanzate su questo aspetto della vita umana. Una delle figure più controverse in questo panorama è Aubrey de Gray, cofondatore della SENS Research Foundation. La pagina Wikipedia dell’organizzazione recita: “Le sue attività includono programmi di ricerca e attività di pubbliche relazioni relative all’applicazione della medicina rigenerativa al processo di invecchiamento“.

L’approccio di De Grey al passare del tempo è ampiamente criticato e discutibile, con molti che lo accusano di flirtare con la pseudoscienza.
Ecco cosa ha detto:
“L’invecchiamento è un problema medico. Inoltre, è un problema davvero serio che colpisce tutti… Ma in linea di principio è qualcosa che siamo in grado di risolvere”
Vogliamo davvero costruire una vita eterna? Ma soprattutto, è corretto definire l’invecchiamento come un “problema” e non come parte dell’esistenza di tutti gli esseri viventi?
Dall’altro lato dell’argomento, il sociologo Bryan Turner ha espresso il proprio dubbio filosofico su questa ricerca:
“A meno che la vita non abbia uno scopo, una forma o un significato aggiuntivi, vagare indefinitamente potrebbe non essere la prospettiva più desiderabile”