Non sei veloce come credi. E poi, è per il tuo bene.
Non importa se hai una 98 Seat Ibiza, un minivan, una Bugatti Chiron o l’auto più costosa del mondo: in nessuno di questi casi, il tachimetro non indica la velocità reale a cui si muove la tua auto. E, per essere più precisi, vai sempre più lento di quanto pensi. Come quando parli con due bicchieri di troppo, pensi di essere il re del parlare in pubblico, ma è solo un miraggio. E il motivo è semplice. Non perché lo diciamo noi, ma perché lo dice la legge. In particolare, il Regolamento UN ECE 39 legge del regolamento europeo di omologazione dei veicoli, che obbliga i costruttori ad imporre un margine di errore nei propri sistemi di misurazione della velocità, che deve essere sempre e obbligatoriamente superiore alla velocità effettiva. Nello specifico il 10% sopra, a cui bisogna aggiungere 4 chilometri orari.
Vi diamo un esempio nel caso siate di lettere, come noi. Se la velocità reale alla quale guidi nella tua auto è di 100 chilometri orari, il tuo tachimetro mostrerà 114 km/h, perché a quei 100 devi aggiungere il 10% (10 in questo caso), più i 4 km in più. Questo calcolo, sebbene molto approssimativo, non deve essere esatto, perché qui influiscono anche altri aspetti come il tipo di pneumatici che l’auto ha o la loro usura. In ogni caso, con questa formula, quello che è certo è che ci si muove sempre ad una velocità inferiore a quella indicata dall’ago.
Ovviamente questo ha un motivo dietro che non è un altro che non si circola mai ad una velocità superiore a quella prescritta per ogni tipo di strada. Inoltre, i produttori risparmiano un buon numero di azioni legali che riceverebbero se, ad esempio, ricevessi una multa per aver percorso 128 km / h in autostrada quando la tua auto ha segnato 118 km / h. Con questo regolamento, questo non può accadere.
Detto questo, questo margine di errore funziona a tuo favore, quindi non giocarci guidando più velocemente di quanto consentito. Sei avvisato.