Muore Jean Paul Belmondo: le 10 lezioni di un’icona di stile, in foto

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Questo è l’album fotografico che mostra perché passerà alla storia come punto di riferimento per il buon vestito.

Non lasciatevi ingannare dalla sua origine italiana. Jean Paul Belmondo (Neuilly-sur-Seine, 1933) è stato uno dei più grandi campioni di quello che chiamano French chic. L’attore aveva un cognome, sfacciataggine e sapeva del suo potenziale per essere considerato uno degli attori più attraenti del sesso sul grande schermo del secolo scorso. Non aveva bisogno di mezzo trucco gratis per essere bello. Conosceva il suo potenziale ed è per questo che non ha esitato a lavorarci durante i suoi 88 anni di vita. Da quando ha iniziato la sua carriera nel 1957 con À pied, à cheval et en voiture, è diventato uno degli uomini più eleganti del cinema. Chiaramente, uno dei grandi referenti interpretativi di quella nota come Nouvelle Vague è morto questo lunedì, 6 settembre, mentre l’agenda delle notizie dell’AFP è avanzata.

Eleganza. Sembra che non ci siano più uomini che rivendicano l’uso del foulard di seta come cravatta. Se vuoi essere come quel Belmondo che posava così sofisticato sulle spiagge di Biarritz, prendi nota di tutto ciò che ti serve: una camicia bianca, un blazer doppiopetto e pantaloni dritti e ampi. Anche l’appendiabiti influenza, ma questo non dipende da noi.

Il basco Peaky Blinders era già di moda ai suoi tempi Belmondo. E che dire di quel vestito ecru? La tendenza dei colori chiari per l’estate la dominava alla perfezione nel 1965 durante le riprese di Pierrot Le Fou.

Con blazer di velluto e sciarpa al collo. Belmondo ha anche mostrato al mondo che anche ne Il ladro di Parigi è riuscito a strappare i sospiri di molti e a suscitare l’invidia degli uomini del suo tempo.

Un cappotto doppiopetto, dall’aspetto marinaro. Belmondo ha anche approvato il peacoat anche durante le pause di una ripresa.

Belmondo ha saputo anche mostrarci la sua vis più preppy. Qui, in una classica maglia, maglia, pantaloni e basco scozzese durante una partita di calcio che ha giocato a Parigi.

In Pierrot Le Fou, Belmondo ha posto le basi di come dovrebbe essere e come dovrebbe vestirsi il protagonista di ogni epoca. Questo abito a quadri Principe di Galles, camicia bianca e papillon nero è un esempio di classicismo sartoriale.

Una camicia a righe, un maglione e pantaloni plissettati. E che dire di quella borsa da weekend con il francobollo francese? In questo modo Belmondo passeggiava per Piazza San Marco a Venezia.

Un bomber e un dolcevita. Un mix di colori che potresti indossare oggi.

1960, in quell’anno, Jean Paul Belmondo ci aveva già insegnato una cosa: che la giacca di lana oversize è perfettamente compatibile con una maglietta bianca e dei jeans… anche per fare un pagliaccio con due rotoli di cartone negli occhi.

La stampa non viene più accolta come prima. O almeno con lo stesso relax estetico dell’attore nel 1963 nella sua casa di Parigi. Camicia Executive, pantaloni in lana e calzini. Pura fantasia di passeggiare per casa.