Tim Bergling, meglio conosciuto come Avicii, ha segnato un’intera generazione con la sua musica, ma non è riuscito a superare i problemi di salute mentale e ha finito per suicidarsi quando aveva solo 28 anni.
Tre anni dopo il mondo continua a piangere Avicii, uno dei compositori e dj di musica elettronica più riconosciuti degli ultimi decenni. Un genio prematuro che ha cambiato il presente della musica in pochissimi anni. Si tratta, infatti, di una persona che è andata in pensione per problemi di salute mentale a soli 26 anni e si è suicidata a 28. Google ha reso omaggio al musicista svedese con il suo Doodle of the Day, l’8 settembre. Il motivo è che sarebbe stato quel giorno in cui avrebbe compiuto 32 anni. Se entriamo nel re dei motori di ricerca potremmo vedere Avicii (il cui vero nome era Tim Bergling) in modo illustrato, al mixer mentre suona uno dei suoi più grandi successi, Wake me up.
Nato l’8 settembre 1989 a Stoccolma, ha iniziato a fare musica da bambino e già a 16 anni creava brani di musica elettronica che lo avrebbero reso famoso poco dopo. Il suo primo successo è stato Levels, che a soli 20 anni gli è valso una nomination ai Grammy. Uno, lo ricordiamo, per un tipo di musica che fino ad allora era ancora considerata marginale nella grande industria.
Nel corso della sua breve carriera ha collaborato con Coldplay, David Guetta, Lenny Kravitz o Madonna e nel 2013 era già numero uno in diverse liste con il già citato Wake me up. Nel 2014 si ritira per la prima volta per problemi di salute e, nonostante sia tornato presto con lo stesso successo, nel 2016 si ritira definitivamente, afflitto da ansia e pressione. Non è mai più salito sul palco, ma ha continuato a creare musica fino alla sua morte.

Il 20 aprile 2018 si è suicidato con il bicchiere di una bottiglia di vino… Comunque, la sua eredità continua e vedendo le ripercussioni di questo omaggio, diremmo che continua a crescere.