L’incredibile truffa di criptovaluta “Squid Game” ha molto da insegnarci!

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Si dice che il bottino abbia portato agli organizzatori quasi $ 3,5 milioni: questo è quello che è successo alla falsa valuta digitale.

Si chiamano “carpet pull” e hanno costituito il grosso di tutte le truffe nel 2020. Anche quella intorno a $ SQUID, la pseudo-valuta digitale costruita attorno alla fortunata serie Netflix The Squid Game, è una di queste. . In conclusione: prendi i soldi e scappa. Qualcosa di simile a quanto accaduto all’inizio dell’anno in un’operazione simile, battezzata questa volta come $ MANDO (sfruttando questa volta la serie Disney The Mandalorian) e che aveva messo nei guai molti influencer di TikTok che avevano sconsideratamente consigliato di investire. nei tuoi video.

Quello che è successo? Lunedì mattina, ora degli Stati Uniti, il valore del token (perché era quello, non una criptovaluta) è sceso da oltre 2.800 dollari a unità a 0. Zero patatero. Ma non si trattava di fluttuazioni finanziarie o problemi tecnici: gli organizzatori hanno semplicemente incassato i soldi pagati da ignari utenti chiudendo il sito di riferimento, cancellando tutti i profili social, e scomparendo nel nulla con il bottino. Il token era quindi nelle mani degli investitori, tecnicamente morti. Una formula ancora più semplice rispetto alle truffe informatiche relativamente più complesse come il caso WoToken, tra il 2018 e il 2019, responsabile di una maxi-truffa che fa impallidire la “truffa del calamaro”: in quel caso furono sottratti agli investitori 1.100 milioni di dollari (ma i quattro cinesi autori di questa enorme truffa sono stati condannati lo scorso anno a un buon numero di anni di carcere).

In questo caso, l’attrazione di $ SQUID, oltre al clamoroso successo della serie televisiva di Hwang Dong-hyukla più vista della storia sulla piattaforma statunitense – è stata la possibilità che questo token potesse essere successivamente utilizzato in un gioco non specificato. Tutto questo era falso: si trattava di una “exit scam” (chiamata anche the carpet pulls) che avrebbe riportato ai creatori quasi 3,5 milioni di dollari. Dopotutto, in tempi di NFT in fuga, valutazioni reali di criptovaluta (spesso nate solo pochi mesi prima) che sgorgavano e cadevano, speculazioni insensate e altri bizzarri scambi di “oggetti da collezione digitali“, tutto sembrava possibile. Addirittura arricchirsi con un token che non si poteva rivendere e che veniva acquistato su un sito (SquidGame.cash, ora, come detto, cancellato) popolato di contenuti pieni di errori e cosparso di indizi che avrebbero dovuto consigliare più prudenza.

Anche i media hanno giocato il loro (molto) scherzo: molte testate internazionali e nazionali, anche sull’onda della febbre di The Squid Game, hanno nei giorni scorsi dato spazio e titoli al roboante aumento della valutazione della cosiddetta criptovaluta. Senza andare alla ricerca dei rischi dell’operazione e senza rendersi conto – sarebbe stato facile rendersi conto – di cosa non funzionava.