Il magnate non rinuncia alla competizione con Elon Musk e Richard Branson su chi riesce a conquistare lo spazio per primo
Se Jeff Bezos, Elon Musk e Richard Branson hanno qualcosa in comune oltre alla loro immensa ricchezza, è la loro passione per lo spazio. Per anni i tre hanno condotto una competizione in cui ognuno ha fatto la storia in un modo o nell’altro. Da un lato, Branson e Bezos hanno sperimentato com’era condurre una missione spaziale mentre Musk è stato il primo a organizzare un viaggio spaziale per “turisti”. Non contento di ciò, il fondatore di Amazon vuole lasciare il segno a modo suo, affrontando un’altra sfida tecnologica. Nello specifico, vuoi creare una stazione spaziale privata per gli imprenditori.
Come spiegato sul sito web della sua azienda Blue Origin, la sua azienda, detto progetto avrà il nome di Orbital Reef e sarà costruito in un’orbita terrestre bassa a metà di questo decennio (sebbene la data specifica non sia stata specificata) con il aiuto di Boeing, Redwire Space, Genesis Engineering Solutions e Arizona State University.

L’obiettivo non è altro che quello di aprire nuovi mercati nello spazio, in quanto darà a coloro che vorranno lavorarci l’opportunità di organizzare la logistica, il trasferimento delle attrezzature, le operazioni e, naturalmente, l’alloggio. Aggiungono che funzionerà come un “parco commerciale a uso misto” nello spazio e che “l’infrastruttura condivisa supporta in modo efficiente le esigenze di proprietà di diversi inquilini e visitatori. Presenta un’architettura spaziale incentrata sull’uomo con servizi e amenità che sono stimolanti, pratici e sicuri.’
Il modello di business di Orbital Reef mira a semplificare la vita ai clienti ed è strategicamente progettato per supportare un portafoglio diversificato di usi in quanto avrà un gran numero di servizi e sistemi per soddisfare le esigenze dei clienti emergenti, inclusi ricercatori, produttori e visitatori. In breve, semplificherà i processi per ridurre il costo e la complessità di questo tipo di azioni grazie all’automazione di gran parte dei processi e alla logistica all’avanguardia.
“Per più di sessant’anni, la NASA e altre agenzie spaziali hanno sviluppato voli spaziali orbitali e abitazioni spaziali, preparandoci al decollo degli affari commerciali in questo decennio”, ha spiegato Brent Sherwood, Senior Vice President of Advanced Development Programs di Blue Origin. “Amplieremo l’accesso, ridurremo i costi e forniremo tutti i servizi e le amenità necessari per normalizzare il volo spaziale. Un vivace ecosistema aziendale crescerà nell’orbita terrestre bassa, generando nuove scoperte, nuovi prodotti, nuovo intrattenimento e consapevolezza globale.
Insomma, un’idea ambiziosa con cui Bezos si posizionerebbe come il vincitore in questa particolare “guerra fredda”.