La domanda che tutti ci facciamo è sempre la stessa: dato che il motore della Tesla è così potente, perchè non montarlo anche su auto più leggere per dare più potenza anche a loro?
Immaginatevi un garage che ospita due auto: da una parte, abbiamo una delle utilitarie più antiche e longeve che si possono ancora trovare sul mercato, la Volkswagen Beetle, il nostro Maggiolino. Dall’altra, una Tesla, la berlina elettrica che nel 2021 è diventata l’auto green più venduta in Europa.
Bene, ora immaginate di essere quei pazzi di Motor Swap Depot e di decidere che quel Maggiolino del 1973 ha decisamente bisogno di un po’ di potenza in più: peccato che là dietro non possa starci un motore V12, allora come rimediare? La soluzione sta proprio nel cofano della Tesla.
Il propulsore della Tesla in questione, capace di erogare ben 600 cavalli grazie ad un pacco da 45 batterie, ha contribuito a creare un Maggiolino a cui appartiene un record difficile da battere.
Ma tutto questo, basta per un record?
L’attuale record per un Maggiolino è di 329 chilometri orari ed è detenuto da una particolare New Beetle. L’obbiettivo di questa particolare Beetle elettrica è di superarlo, anche se l’auto abbia circa trent’anni in più della rivale.
Sicuramente, l’età inizia a non essere più un grande limite per una vettura sottoposta ad un simile tuning. Oltre al motore Tesla montato nel vano posteriore, la Beetle più cattiva di sempre monta i freni anteriori di una Porsche 997 – anche per potersi fermare dopo una bella sgasata – e quelli posteriori di una Golf GTI, tanto per tenere la cosa in famiglia.
Il carbonio è stato usato ovunque possibile per ridurre il peso che è di poco superiore alla tonnellata: basterà tutto questo? Chiedetelo a Guy Martin, l’uomo che sta cercando di battere il record e che nel video sopra, vi mostra le prestazioni da urlo del Maggiolino Made in Musk.