Polestar O2 Concept: questa è la roadster del futuro!

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Con un design ispirato al Precept, Polestar ora ci mostra una nuova concept car con un formato convertibile completamente elettrico che vuole essere la vetrina del marchio in termini di tecnologia e sostenibilità.

Polestar sta preparando una rivoluzione nella sua immagine del marchio con un linguaggio di design che ci è stato presentato per la prima volta due anni fa con la Precept, che è stata la prima concept car nella storia del marchio. Ora la sorella premium di Volvo fa un ulteriore passo avanti su questa strada svelando una nuova concept car, con un design molto simile, anche se in questo caso in un formato di auto sportiva decappottabile. Si chiama Polestar O2 Concept, un modello che cerca non solo di “ridefinire le roadster sportive per un’era elettrica”, ma anche di agire come una sorta di vetrina di ciò che Polestar può fare in termini di tecnologia e sostenibilità.

Guida vecchia scuola con 0 emissioni

Nello specifico ci troviamo di fronte ad una roadster cabriolet biposto -sebbene abbia sedili posteriori molto piccoli e poco fruibili- dalle proporzioni abbastanza classiche con tetto rigido che si può mettere e togliere a piacimento, ma con il tratti futuristici del nuovo linguaggio stilistico Polestar che si accompagnano a un arsenale tecnologico al servizio della guida. Polestar afferma infatti di essere stata creata per trasmettere una sensazione di “movimento e leggerezza” al volante con cui vivere un’esperienza di guida “energica”. Questo è molto aiutato dalla sua piattaforma in alluminio derivata dalla base del futuro Polestar 5, dallo sterzo diretto o dai rulli della carrozzeria molto contenuti che accompagnano, ovviamente, una trasmissione 100% elettrica di cui non si conoscono cifre, almeno per il momento.

L’altra gamba su cui poggia questo nuovo Polestar O2 è la sostenibilità, per la quale qui si impegna con dettagli come un interno con materiali realizzati in poliestere riciclato, compresa la schiuma dei sedili, gli adesivi o le sue fibre prodotte dalla stampa 3D e laminazione. Anche l’alluminio che è presente anche all’interno e che modella il telaio è in gran parte riciclato.

Con un drone autonomo per registrarti alla guida

Tuttavia, la parte più sorprendente di questo concetto è quella che si riferisce alla sua tecnologia. In questa sezione spicca soprattutto una sorta di drone autonomo che si integra dietro i sedili posteriori e che si dispiega quando il veicolo è in marcia, potendo registrare le scene di guida più impressionanti. Inoltre, rimane stabile in volo dietro al veicolo durante la registrazione senza problemi grazie al fatto che il veicolo crea un profilo aerodinamico che rilascia pressione negativa nella zona, che gli permette di decollare anche quando l’auto è in movimento.

“Volevamo sottolineare l’esperienza che puoi vivere con un’auto come la Polestar O2 in modi nuovi e insoliti”, spiega Maximilian Missoni, Head of Design di Polestar. “L’integrazione di un drone di registrazione è stata qualcosa che ci ha permesso di spingere i confini sul fronte dell’innovazione. Non dover fermare e scaricare il drone prima delle riprese, ma dispiegarlo velocemente, è un vantaggio chiave di questo design innovativo”.