I grattacieli con le migliori viste di New York

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Al di là dell’Empire State, la città ha un’ampia offerta per vederla dall’alto.

New York è probabilmente la prima città al mondo che ha trasformato i punti di vista urbani in un intero sottogenere del turismo. E sono poche le città che si lasciano vedere così tanto e da così tanti luoghi diversi. Vedere ed essere visti, perché i punti di vista di New York servono sia per osservare lo skyline della città che per incontrarsi, oppure c’è qualcuno che non ricorda l’incontro tra il timido Sam Baldwin (Tom Hanks) e la romantica Annie Reed (Meg Ryan) sul Empire State Overlook in Qualcosa da ricordare (1993)? Dal punto di vista più classico, all’aggiunta più attuale del Summit One Vanderbilt, questi sono i grattacieli da cui innamorarsi a prima vista di New York.

Empire State Building

Un classico tra i classici di New York, è il punto di vista più cinematografico del mondo e, sicuramente, quello con le viste più desiderate: New York sembra una modella dall’86° piano, è meglio arrivare un po’ prima del tramonto per osservare come la luce cambia e le luci della città cominciano ad accendersi. Per vedere il lontano in modo più dettagliato, ha il suo iconico binocolo. La Chrysler, l’intero Hudson Yards, il Flatiron sembrano poi toccarsi mano nella mano. Essendo il punto di vista esterno, la città è vissuta in modo emozionante, in contatto con tutti i pori ei sensi. Inoltre non ha vetri interposti che segnano le foto con riflessi indesiderati. Dal 2019 ha un altro belvedere in posizione più alta, al 102° piano, che permette una visuale a 360 gradi, quasi fosse un gigantesco faro urbano.

Top of the Rock

Situato nel cuore di Midtown, al Rockefeller Center, questo ponte di osservazione risolve lo svantaggio più evidente dell’Empire State: avere una vista di New York con l’iconico grattacielo in primo piano di fronte a te. Da esso si vede anche Central Park come se fosse un enorme tappeto verde, anche se con i nuovi grattacieli che sono stati costruiti nelle zone limitrofe la vista del parco non è più completa. Ci sono due terrazze da cui vedere la città, il 69 e il 70. Il primo è circondato da vetri protettivi, ma il secondo no, quindi è l’ideale per i selfie più newyorkesi.

One World Observatory

Più che un edificio, il One World Trade Center è un simbolo. Situato a Lower Manhattan, sullo stesso sito delle Twin Towers, è il grattacielo più alto dell’emisfero occidentale e quindi il punto più alto da cui vedere New York. Dal 100° al 102° piano si trova l’Osservatorio, un’esperienza che doma con la tecnologia le sensazioni di altri punti di vista urbani della città. Gli ascensori SkyPod sono già una dichiarazione di intenti e, nei 47 secondi necessari per salire, istruiscono i visitatori con una proiezione multimediale che spiega l’evoluzione della città: vertiginosa. Anche se non tanto quanto le vedute a 360º che si ottengono dall’alto, un panorama molto diverso da quello offerto dall’Empire State o dal Top of the rock, con la presenza protagonista proprio della Statua della Libertà.

Edge a Hudson Yards

Galleggiando sull’immensità urbana, questa è la sensazione che si prova dal punto di vista di The Edge. Vedendo la sua terrazza sporgere di 20 metri verso l’esterno rispetto alla facciata, ad un’altezza di 345 metri, si capisce il nome che le è stato dato: bordo o bordo. Situato a ovest di Manhattan, nel cuore del quartiere di Hudson Yards, con The Vessel a pochi metri di distanza, questo osservatorio a cielo aperto offre una New York da cartolina simile a quella dell’Empire State, ma dall’altra parte. Con una vetrata triangolare al centro della terrazza, le foto della città acquistano creatività.

Summit One Vanderbilt

21 ottobre 21, questa è la data di arrivo dell’ultima vedetta su New York. In un campo di concorrenza così serrata, era chiaro che il Summit One Vanderbilt doveva offrire qualcosa di molto diverso. E il ragazzo è all’altezza delle aspettative! È l’osservatorio più immersivo del mondo, qualcosa come una cartolina 3D su cui si ha la sensazione che più che vedere la città, ci si sta entrando. L’esperienza sensoriale è vissuta su una superficie di 6.000 mq distribuiti tra i piani 91 e 93 progettata dall’artista concettuale Kenzo Digital.