Se ne hai l’opportunità, perchè non indossarla?
Per parlare del maglione in maglia bisogna tornare indietro nel tempo. Sono passati due secoli da quando la borghesia ha cominciato ad adottarlo come capo di abbigliamento di base per lo sport grazie alla libertà di movimento che offriva, motivo per cui, quando è arrivato negli Stati Uniti dalla Gran Bretagna, dove questo capo ha avuto origine, è stato battezzato come un maglione. Con la crescita della domanda da allora di questo capo, che non ha tardato a fare il salto anche all’uniforme militare della Marina britannica per mano di Lord Nelson, si è progressivamente affermato come la base del guardaroba maschile che è oggi.

Poco prima, negli anni ’20, la maglia si era affermata come parte inseparabile della divisa delle università della Ivy League, le più prestigiose della East Coast nordamericana. Allo stesso tempo, i golfisti vi si arresero e l’icona di stile dell’epoca, il Duca di Windsor, fece spazio anche ai rombi nel suo camerino.
A poco a poco, dagli anni ’50 in poi, la stampa a rombi sta prendendo piede in un capo che è già una base dello stile maschile. Ed è negli anni ’70, con l’ascesa della cultura boho, che il maglione argyle acquisisce una nuova dimensione che va oltre il preppy, e sebbene non sia mai stato spogliato di quell’etichetta di abbigliamento “elegante”, è chiaro allora che non è un’esclusiva di questo stile legato alle élite e ai luoghi da loro visitati come gli Hamptons. Anche l’irruzione delle aziende Ralph Lauren ha avuto molto a che fare con quest’ultime.
Una nuova dimensione
Da allora il maglione argyle, pur essendo un capo maschile, si è imposto anche nel guardaroba femminile (Woody Allen lo riflette nella sua emblematica Annie Hall) ed ecco perché con il recente ritorno del preppy, dal 2018 in poi, il il maglione argyle (e la sua variante in formato gilet, anch’esso trend attuale) è tornato protagonista in entrambi i guardaroba.
In chiave maschile, che è ciò che ci interessa, abbiamo preparato un decalogo espresso su come indossarlo e come evitare di indossarlo a metà 2022 per ottenere questo capo bene. L’obiettivo è quello di mantenere la sua essenza vintage ma con una visione aggiornata, dandole così nuove connotazioni.

SI. Con pantaloni tradizionali. Abbina il maglione argyle ai pantaloni che, sebbene possano essere dei classici come il denim, la lana e il cotone, non sono quelli che storicamente vengono solitamente associati a questo capo. Con i jeans, con i pantaloni sartoriali o anche con i joggers poco sportivi, purché il design del maglione sia, è un successo indossare il maglione a rombi.
NO. Troppo classico. Vi suggeriamo di non essere tentati di indossarlo con pantaloni di velluto a coste. Il motivo è semplice: negli anni ’70 tutte le idee a riguardo erano esaurite. Rinnova o muori, dicono.
NO. Con immagini. Sebbene il mix di modelli sia stato a lungo un territorio sfruttabile, ci sono dei limiti quando si tratta di diamanti. Parliamo, ad esempio, di dipinti. Sono incompatibili. Con gli abiti semplici è il modo più conservativo di indossarlo, ma sai che non fallirai. Se avete intenzione di abbinare le stampe, osate con il gessato, il principe di Galles o anche l’animalier (come propone Victoria Beckham).

Non Stretto. Così si indossava negli anni ’70 e abbiamo già chiarito che l’obiettivo è dare una rinnovata aria alla maglia a rombi. La tendenza in questo rispetto alle forme è chiara: linee morbide.
SI. Con pantaloncini tipo felpa. È così che propongono di indossarlo alcuni dei migliori stilisti del momento, come Kim Jones, è l’ultima collezione uomo di Dior presentata a Parigi. È un modo molto efficace per rilassare la propria immagine, per dare un tocco sportivo a un capo che ha dei legami proprio con lo sport.
NO. Con mocassini. Ci sono delle eccezioni, come quei modelli più avant-garde anche se mantengono la loro essenza retrò, ma se insistiamo a dare alla maglia a rombi un’aria sportiva e rilassata, non è questa la strada da percorrere. Il modo corretto è quello dello sport.