Questa casa degli anni ’60 è un’icona pionieristica nella costruzione modulare!

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Negli anni ’60, l’architetto e designer Fritz Haller costruì questa casa innovativa per il proprietario dell’azienda di mobili USM.

Questa casa era la casa dell’ingegnere Paul Schärer e le sue pareti di vetro conservano la storia della nascita di un sistema costruttivo di tipo Meccano che avrebbe dato forma a scaffali di design iconici, l’USM Haller. Questa storia inizia nel 1885 in Svizzera, quando la famiglia Schärer fondò una prospera attività di fabbro e metallo, ma è negli anni ’60 che il proprietario iniziò a collaborare con l’architetto e designer Fritz Haller, un pioniere nella ricerca di sistemi costruttivi modulari.

Haller progettò una nuova fabbrica e un nuovo edificio per uffici con un approccio innovativo e ha anche creato un sistema di moduli di stoccaggio che sarebbe diventato un’icona del design e un clamoroso successo per il marchio svizzero che continua a produrre oggi: il sistema USM Haller. In questo periodo maturo per il progresso e l’innovazione tecnologica, questi due uomini hanno iniziato una collaborazione creativa che ha cambiato la storia dell’architettura e dei design svizzeri. Insieme hanno sviluppato le tre strutture e i sistemi di installazione MINI, MIDI e MAXI, nonché il già citato sistema di mobili componibili USM Haller, che dal 2001 fa parte della collezione permanente del MOMA di New York.

Schärer incaricò Haller di progettare la sua residenza privata. Questa casa fu battezzata con il diminutivo “Buchli”, per il terreno su cui sorge un pendio che domina i locali dell’azienda. L’architetto applicò per la costruzione, il sistema costruttivo in acciaio USM Haller MINI e il tutto poggiava su una struttura peculiare che sembra far volare la casa sul terreno in pendenza, affacciandosi sul pendio e dalle stanze al piano superiore si poteva godere di una suggestiva vista panoramica vista sul bacino dell’Aare grazie alle vetrate che sostituivano le pareti.

Rispetto ad altre residenze private realizzate da importanti architetti per grandi uomini d’affari, la casa Schärer riflette un cambiamento radicale negli ideali sociali e architettonici del dopoguerra. Questo nuovo modo di abitare segnò un deciso passo avanti nei primi anni ’70, che trasformò vita quotidiana in famiglia“, spiegano da USM. Come potrebbe essere altrimenti, i mobili e le soluzioni di contenimento accompagnano la filosofia innovativa di “Buchli”. Gli armadi a muro e il corpo centrale della cucina sono stati progettati da Haller; il resto degli arredi interni, compreso il camino free standing, è stato realizzato utilizzando il sistema modulare USM Haller.

La casa è stata recentemente ristrutturata dalla famiglia Schärer, mantenendo l’estetica originale e rispettando sempre le rigorose condizioni di conservazione dei monumenti. Oggi il “Buchli” è una guest house dell’azienda USM.