Da Porsche a Dior: questi sono i marchi di lusso più apprezzati al mondo

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Top Ten nella classifica annuale effettuata dalla società di consulenza Brand Finance

Porsche resta ancora un anno come il marchio di lusso più prezioso al mondo con un valore di 33.700 milioni di dollari (34.128 milioni di euro), secondo il rapporto annuale sui marchi “premium” e di lusso redatto dalla società Brand Finance. La società di consulenza avverte che la leadership della casa automobilistica tedesca è una buona notizia per il marchio, appena scorporato dal suo proprietario, il Gruppo Volkswagen, in un’offerta pubblica iniziale alla Borsa di Francoforte. “La nuova IPO di Porsche mostra il valore di un marchio in un modo molto viscerale, proprio come lo spin-off Ferrari guidato da Sergio Marchionne anni fa. Aveva molto senso estrarre il valore nascosto all’interno del gruppo Volkswagen, soprattutto quando si tratta di un marchio di lusso iconico come Porsche, che può generare tali rendimenti rispetto ad altri marchi in portafoglio“, afferma il Direttore finanziario del marchio Alex Haigh.

Segue in classifica la francese Louis Vuitton, con un brand value cresciuto del 58%, a 23,4 miliardi di dollari (oltre 23,5 miliardi di euro). “Le restrizioni relative al Covid-19 hanno giovato a Louis Vuitton poiché i consumatori hanno reindirizzato le loro spese lontano da viaggi, ospitalità e servizi verso beni di lusso di fascia alta”, affermano.

Il podio è completato da Gucci con 18.100 milioni (18.330 milioni di euro). Al quarto posto Chanel, con 15.300 milioni (15.494 milioni di euro), mentre Hermés raggiunge la quinta posizione, con 13.500 milioni (13.671 milioni di euro).

Sesto posto in classifica per Cartier, con un valore del marchio di 12,4 miliardi (12,557 milioni di euro). Seguono Dior, con 9.000 milioni (9.114 milioni di euro); Rolex, con 8.400 milioni (8.506 milioni di euro); Ferrari, con 8.000 milioni (8.101 milioni di euro); e chiude la ‘top10’ Estée Lauder, con 7.900 milioni (8.000 milioni di euro). Da quest’ultima posizione, il rapporto evidenzia principalmente che la multinazionale americana di cosmetici ha recentemente beneficiato di un aumento delle vendite negli aeroporti, tra gli altri canali, dovuto alla ripresa del settore turistico mondiale.