SOLDATI LA SCOLCA D’ANTAN BLANC DE BLANC: LA BOLLICINA OUTLAW

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Saranno oltre 316 milioni le bottiglie di spumanti italiani stappate in tutto il mondo durante le feste, per un totale di due miliardi di calici

Uno sparkle wine fuori dagli schemi. Un’etichetta nata da un’intuizione che con il tempo è diventata un punto di riferimento nell’arte spumantistica

Chiara Soldati

Natale è alle porte e, come tutti gli anni, le bollicine si apprestano a diventare le grandi protagoniste di gioiosi brindisi in tutti i continenti. Ancora di più in questo 2022 che ha fatto registrare numeri record per gli spumanti tricolori, sempre più effervescente locomotiva che traina l’economia del Vigneto Italia.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Unione Italiana Vini – Ismea, saranno oltre 316 milioni di tappi nazionali che salteranno in tutti gli angoli del mondo, un terzo della produzione annua che si è attestata intorno ai 900 milioni di bottiglie.

“Sono cifre importanti – commenta Chiara Soldati, CEO della celebre cantina piemontese La Scolca, di recente insignita del prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro – che testimoniano dell’ottimo stato di salute di cui gode il mondo del vino italiano in generale e quello delle bollicine in particolare. Con un export che viaggia spedito, un’immagine sempre più consolidata, una produzione che, sempre sul versante spumanti, negli ultimi anni è cresciuta del 170% con un volume di affari che negli ultimi dodici mesi ha superato i 2,4 miliardi di euro”.

Per aggiungere numeri ai numeri, sempre secondo le previsioni, saranno 2 miliardi i calici che si riempiranno durante le feste, nei vari continenti, di bollicine italiane. Ovviamente a farla da padrone saranno i territori e le denominazioni a forte vocazione spumantistica: dal Franciacorta al Trento DOC, dall’Oltrepo Pavese alle diverse espressioni del Prosecco e all’Asti. Ma l’Italia è da tempo in grado di esprimere grandi etichette anche al di fuori di queste aree, come dimostra appunto La Scolca che da anni propone, tra gli altri, un superbo Soldati La Scolca D’Antan, Blanc de Blanc che forse potremmo definire, per zona e vitigni utilizzati, un ousider di lusso.

“O anche un outlaw – aggiunge Chiara Soldati – un fuorilegge ma nel senso più romantico del termine. Un vino che non si sottomette alle regole, che propone uve Cortese al 100%, con una maturazione sui lieviti di circa dieci anni. Uno sparkle wine fuori dagli schemi, un’etichetta nata da un’intuizione, nata dagli studi in microobologia che mio padre portò avanti presso l’Università di Bordeaux, che con il tempo è diventata un punto di riferimento nell’arte della spumantistica. Va detto che La Scolca ha creduto nello spumante monovitigno già negli Anni Settanta e, anche in tal senso, fummo dei pionieri. Da allora i nostri spumanti incontrano un grande successo in tutto il mondo, con una clientela affezionata che lo consuma durante tutto l’anno ma che certamente, durante le festività, non mancherà di utilizzarlo per i brindisi più importanti”.